Scusate per la lenteza con cui scrivo. Ora vado un po' avanti.
Ci stavamo addentrando nella foresta, verso una prateria dove di solito stavano i caribù. Eravamo quasi arrivati, quando un lieve odore, quasi impercettibile mi colpì. I miei compagni non lo sentirino e tirarono dritto, <<ehi Aleu, che fai? Raccogli i fiori per il tuo fidanzato? Ah, già, tu non ce l'hai! Ah, ah, ah! Povera...>> rise Carol, <<carol, di una parola do più e ti caccio dal branco!>> <<tanto non ne avresti il coraggio!>>. Mi sentivo ribollire il sangue nelle vene, grrrrrr, ma da dove l'avevano tirata fuori quella? Dalle fogne? Dalla spazzatura? Ah, almeno l'avesi saputo!! <<beh, io mi sono ricordata di una cosa, torno subito. Jackson, guida tu il branco fino al mio ritorno!>> ordinai al resto del branco.
Appena si allontanarono e uscirono dal mio campo visivo, misi il naso per terra e cominciai a seguire la debole pista. Avrei scoperto a chi apparteneva!!!
Era da quasi dieci minuti che seguivo la pista, ma non avevo ancora trovato colui (o colei) a cui apparteneva. "Pazienza, Aleu, ci vuole pazienza" mi dissi, ma la verità era che ero super eccitata!!!
Fu allora che l'odore si fece più intenso, sempre di più, di più e...svoltai un albero, due e...trovai il possessore della traccia!
Era...un...beh...cane? Ok, era un cane, ne rero sicura, sì. Era di taglia quasi come la mia, un po' più grande,..sì! Aveva il pelo nero e bianco, salvo per la macchia marrone sull'occhio destro. gli occhi erano azzurri e lumisosi, pieni di vita e vivacità. "Oh bella, e questo chi è?" mi chiesi. <<ciao! Chi sei?>> mi chiese lui; non sapevo se rispondere o no, avrei potuto fidarmi? La mia menten mi diceva che "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", ma pensai che valeva la pena tentare, così, piuttosto titubante risposi <<ehm...Aleu?>>, lui rise e mi rispose <<ah, beh, se non lo sai tu come ti chiami, di sicuro non lo so io!!>>.
Non saprei dire il perchè, ma mi risultò subito simpatico. <<e tu chi saresti? Non ti ho mai visto da queste parti.>> gli chiesi, un po' sospettosa, (la prudenza non è mai troppa!!) <<ci credo che non mi hai mai visto da queste parti! vengo da un posto lonatno, non credo che ntu ci sia mai stata, vengo dall'Alaska, da un paesino vicino a Nenana.>>. A quella affermazione scoppiai io a ridere, eccome se l'avevo vista l'Alaska!! Ci ero vissuta per la prima parte della mia vita!
<<ehm, io ci vengo dall'Alaska, abitavo a Nome, con mio padre e mia madre, Balto e Jenna. Tu che ci fai qui allora?>>, il cane si sedette e mi guardò, deciso a raccormi tutto, poi, cominciò a parlare: <<mi chiamo Duncan, e sono un incrocio tra un Siberian Husky e una cagnetta, mia madre, di cui non so la razza, solo che era rossa, mio padre era nero e bianco con gli occhi azzurri, era di taglia molto superiore alla mia, ma è da parte dio madre che ho preso la macchia sull'occhio e la stazza. Hai detto che i tuoi genitori erano Balto e Jenna e che provieni da Nome? Beh, non so perchè, ma questi nomi mi ricordano qualcosa, non so cosa, ma...>>. Finito di parlare, Duncan si alzò e mi chiese <<e tu cosa ci fai qui?>>, <<ehm, sono a capo di un branco di lupi, e sono venuta qui sequendo il caribù, dall'Alaska alla Russia. Su di un blocco di ghiaccio>> <<io sono scappato, non mi piaceva il posto e la vita che facevo. Scelsi di scappare per cambiare vita.>>
<<poi unirti al mio branco, se vuoi>> aggiunsi gioiosa di aver conoscito qualcuno che veniva da Nenana e che conosceva l'Alaska. Avevo fatto una mossa molto avventata, certo, però ne ero soddisfatta. E fu così, che ci incamminammo verso la grotta, parlando del posto e delle prede (argomento tipicamente sciocco in questi casi, ma utilissimo per sciogliere il ghiaccio iniziale).
Fui accolta da Jackson, molto in ansia per il mio ritardo <<ma dov'eri finita? Ok che sei il capo, ma mi stavo preoccupando!!!>> <<jackson, per favore, smettila di preoccuparti per ogni sciocchezza!!>>. Dopo aver detto ciò, jackson si accorse del cane dietro di me, che era visibilmente imbarazzato. <<e questo chi sarebbe?!?!>> mi chiese il lupo <<piacere<io sono Duncan, Nenana.>> Si presentò. <<toh, sei tornata; credevo che ti fossi persa!>> ululò sarcastica Carol. <<quante volte ti ho detto di tacere? Mille credo che sia il minimo!!>> sbottai infastidita. Stranamente non notò la presenza di Dunca, e forse fu un bene, mi avrebbe criticato ugualmente. Credevo però, che in Duncan ci fosse qualcosa di...misterioso...
Continuerò presto, non è finito. Vedrò di fare un disegno decente del cane o di riadattarne uno di Balto e co.
Edited by Buck the dog - 29/11/2012, 15:07