Freddo

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MozzarellaNigger
view post Posted on 24/10/2010, 14:48




Sono il primo a postare una Fan Fiction?

Vabbè, comunque questa è una mia FF che ho scritto circa 2 settimane fà...

è la prima volta che provo ad usare la Prima persona, spero vi piaccia (sono ben accetti giudizi, consigli e critiche :D )...





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L'arrivo dell'autunno aveva portato un vento gelido che adesso sferzava la cittadina, attraversando le strade e i vicoli e tremai quanto una folata di freddo mi colpì la schiena.

Alzai il muso dalla neve cercando di aprire gli occhi;
le palpebre dell'occhio destro si aprirono senza problemi, ma non appena cercai di dischiudere l'occhio sinistro, sentì una fitta di dolore colpirmi il muso.

Fu solo allora che ricordai gli avvenimenti del giorno prima, quando avevo cercato di rubare delle succulente salsicce dalla macelleria locale;
il proprietario mi aveva sorpreso e, mentre scappavo, mi aveva lanciato contro un sasso. Da quel momento non ero più riuscito ad aprire l'occhio.

Ripensai amaramente alle urla irate del macellaio, e al dolore che avevo provato quando il sasso mi aveva colpito il muso;
Un tempo nessuno mi avrebbe colpito, un tempo rubavo solo per divertimento, più che per sopravvivere.

Mi alzai sulle zampe, scrollandomi la neve da dosso.
mi guardai intorno con l'unico occhio che avevo a disposizione, dopodiché inizia a camminare senza meta.

Passai davanti alla strada principale guardando il luogo dove un tempo avevo avuto tante vittorie;
era il tramonto e nessuno camminava lungo quel percorso.

Sentì un nodo salirmi alla gola e, amareggiato, tornai a camminare nei vicoli.
Non saprei dire per quanto tempo camminai, lento e con il muso basso, e non saprei nemmeno dire come feci a ritrovarmi lì.
Sapevo solo che avevo alzato il muso, e mi ero ritrovato in quel posto.

Il mio primo istinto fu di allontanarmi, di andarmene da quel posto, ma una forza inspiegabile mi spinge ad avvicinarmi alle finestre della casa.
Osservando la stanza, la vidi;
era sdraiata nella sua cuccia, con gli occhi chiusi e il pelo ramato scaldato dal fuoco del camino.

Rimasi qualche secondo a osservarla, poi mi allontanai, non riuscendo a reggere la sua vista, la vista di colei che avrei voluto al mio fianco. O forse no, magari ero attratto solo dal suo corpo, forse non l’ho mai amata veramente;
non riesco a ricordare, mi sembra che sia passata un’eternità da quei giorni.

A quel tempo tutte cadevano ai miei piedi, ma io non le volevo, io volevo soltanto lei, l’unica che mi respingeva.
Adesso lei aveva trovato qualcuno che le stesse vicino, mentre a me non era rimasto niente.

Sentivo il sangue ribollirmi nelle vene ogni volta che pensavo a lui;
quel lurido meticcio mi aveva portato via tutto, la fama, l’amore, la mia stessa muta. Si era preso quello che mi spettava di diritto, quello che avevo lottato per ottenere.

Scacciai quei pensieri dalla testa, sentendo una stretta prendermi al cuore.
Oramai non aveva senso pensarci, avevo perso tutto, e non avrei mai più potuto riaverlo.

Feci qualche passo verso un vicolo, poi mi voltai un’ultima volta verso la casa, prima di cominciare a correre.
Sentivo la neve sotto le mie zampe, mentre attraversavo la città, cercando di lasciarmi indietro la frustrazione di quella vita a cui ero costretto.

Mi fermai solamente quando raggiunsi un piccolo laghetto;
il freddo aveva fatto gelare la superficie dell’acqua, ed io mi avvicinai lentamente.

Guardai la superficie dell’acqua e sobbalzai, vedendo il mio riflesso;
in prossimità del mio occhio sinistro avevo un taglio che sembrava pronto ad aprirsi al primo sforzo. Intorno al taglio si era seccato del sangue, che adesso formava una macchia scura.
Vidi il mio pelo, una volta lucido e curato, sporco e rovinato, come quello di un randagio, sì, un meticcio.

Voltai il muso, guardando con l‘occhio destro la città alle mie spalle.
Non potevo rimanere lì. Quel posto significava solamente dolore e sconfitta per me.

Dovevo trovare un posto dove rimettermi a posto, un luogo dove sei stato trattato come merito, dove tutti mi avrebbero dato il rispetto che meritavo. Volevo un posto dove avrei potuto di nuovo trainare la slitta, ricominciare a vincere.
E chissà, magari il dolore all’occhio è solo momentaneo, certo che è momentaneo, pensai. Presto sarei stati di nuovo in grado di usare entrambi gli occhi. Ne ero sicuro.

Mi guardai intorno, muovendo il muso. Non sapevo dove dovessi andare, ma l’idea di tornare alla mia vecchia gloria mi spinse a cominciare a correre, spingendomi dentro le foreste.


Edited by MozzarellaNigger - 24/10/2010, 19:04
 
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Carambola
view post Posted on 24/10/2010, 16:18




Complimenti, per essere la prima volta che scrivi in prima persona sei davvero bravo!
Mi piace il tuo stile e anche come hai reso il punto di vista di Steele e la sua storia dopo la vittoria di Balto. Adesso é lui a giocare il ruolo del randagio, dell'"outcast", diciamo..

Ancora complimenti! Questo é il primo capitolo, immagino, hai intenzione di continuarla? :baltofan:
 
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MozzarellaNigger
view post Posted on 24/10/2010, 16:54




Grazie mille ^^


CITAZIONE
Questo é il primo capitolo, immagino, hai intenzione di continuarla? :baltofan:

credo di si :)

Edited by MozzarellaNigger - 24/10/2010, 19:06
 
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Wolf Isaac
view post Posted on 25/10/2010, 18:13




Mi ha colpita l'orignalità del punto di vista e il triste destino toccato a Steele. Complimenti!
Se posso permettermi, mi piacerebbe darti un consigli per migliorare. Le ripetizioni si sentono un pò troppo, soprattutto nella parte iniziale. So che non ci sono molti sinonimi per dire "muso", però se riuscissi a esprimere il concetto con delle parole diverse sarebbe esteticamente più elegante e la lettura sarebbe più scorrevole.

Aspetto con ansia il secondo capitolo!
 
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MozzarellaNigger
view post Posted on 25/10/2010, 19:12




CITAZIONE (Wolf Isaac @ 25/10/2010, 19:13)
Mi ha colpita l'orignalità del punto di vista e il triste destino toccato a Steele. Complimenti!

Thanks! ^^

CITAZIONE
Se posso permettermi, mi piacerebbe darti un consigli per migliorare. Le ripetizioni si sentono un pò troppo, soprattutto nella parte iniziale. So che non ci sono molti sinonimi per dire "muso", però se riuscissi a esprimere il concetto con delle parole diverse sarebbe esteticamente più elegante e la lettura sarebbe più scorrevole.

adesso che me lo hai fato notare devo dire che hai ragione... vedrò cosa riesco a fare! ^^
 
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4 replies since 24/10/2010, 14:48   51 views
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