Il richiamo della foresta (2009)

Trama:
Ryann, una bambina viziata di 10 anni che vive a Boston, a causa della vacanza dei suoi genitori all’estero, viene ospitata dal nonno vedovo in un paesino situato nelle Montagne Rocciose del Montana. Nonostante all’inizio Ryann si senta a disagio nel bel mezzo della natura incontaminata e non veda l’ora di tornare alla sua amata vita di città, un fortuito incontro con un cane-lupo selvatico le farà cambiare idea.
Intanto, il nonno, ogni sera, legge alla piccola Ryann un capitolo del libro di Jack London “Il richiamo della foresta”, e la nipotina di appassiona tanto al libro di dare al suo cane-lupo il nome di Buck, in onore dell’eroe della storia.
Dopo qualche giorno, Ryann fa la conoscenza di Jack, un giovane musher che aveva partecipato, senza successo, alle precedenti tappe della “Race To The Sky”, la più importante corsa di sleddog dopo l’Iditarod, che le dice di aver bisogno di un lead dog, poiché il suo non è valido per il ruolo, e che gli servirebbe un cane dal fisico e dal carattere forte. Buck diventa così il nuovo lead dog del team di Jack, ma Heep, un musher che pure partecipava alla Race To The Sky, è invidioso del team di Jack, e va dallo sceriffo dicendo che Buck era di sua proprietà e “denuncia” il furto del cane da parte di Ryann e di suo nonno. In mancanza di prove lo sceriffo decide che si aggiudicherà Buck chi avesse vinto l’ultima tappa della Race To The Sky, e così Jack, Ryann e Buck iniziano ad allenarsi per la grande gara.

Trailer:




Giudizio personale:
Forse un titolo più appropriato sarebbe stato “Balto 2 la Vendetta”. Il Buck di Jack London era un incrocio tra un cane da pastore e un San Bernardo, mentre il Buck del film è un incrocio tra un cane (non viene specificata la razza, ma si vede chiaramente che è un Syberian Husky) e un lupo, come Balto. La prima “amica umana” del cane selvatico è una bambina, come in Balto. Non manca neanche il “cappello da guidatore” che il nonno regala a Ryann, così come i genitori di Rosy lo regalano alla figlia, e come nonna Rosy lo regala alla sua nipotina. Ciliegina sulla torta, alla fine c’è anche la citazione spudorata, “È troppo lupo, ti si rivolterà contro”. Se avessero anche detto qualcosa tipo “un cane non può fare questa gara, ma forse un lupo sì”, sarei andata col primo aereo dal regista e gli avrei cambiato i connotati. E va bene che qualche coincidenza può capitare, ma questo è scopiazzamento spudorato!
Devo dire però che le scene in cui i cani corrono con le slitte sono mozzafiato, vale la pena di vedere il film anche solo per queste scene. Mi ha fatto anche molto piacere che abbiano fatto conoscere la non molto nota “Race To The Sky”, che però, da quello che ho visto su internet, sembra una gara bellissima. La casa del nonno di Ryann è pieno di oggetti lupeschi, comprese coperte e lenzuola del letto di Ryann! Il personaggio “migliore” del film, anche se compare molto poco, è un uomo dall’aspetto nativo-americano, è emarginato dal resto della cittadina che raccontano false storie su di lui e vive in una baita isolata a qualche miglio di distanza dagli altri abitanti del paesino, e salverà la vita a Ryann e Jack, e successivamente a Buck. A Buck purtroppo sono state negate le giuste attenzioni, il film si concentra più sugli esseri umani, avrei preferito qualche scena in più di “eroismo” da parte del cane, mentre ce n’è una soltanto, ed anche piuttosto breve. La gara finale è molto breve e non c’è neanche il tempo di entusiasmarsi che è già finita. Confesso che ho trovato molto più coinvolgente quella di Snow Puppies. Il finale di Buck è molto bello, quasi commovente, mentre quello che succede a Ryann è a dir poco pessimo, quasi amorale, e non mi dilungo oltre per evitare spoiler...
Per il ruolo di Buck hanno preso un bellissimo Syberian Husky, ma avrei preferito un cane dall’aspetto più selvatico, non dà molto l’idea del lupo.

Cavoli, ci tenevo moltissimo a vedere questo filmetto (il siberian nella locandina mi attira un sacco *___*) però devo dire che , come hai detto tu all'inizio del tuo commento, ci sono troppi richiami ad altri film...
E si, non ci hanno azzeccato molto con il titolo. La storia sembra tutto fuorché quella di Buck. Ho letto "Il richiamo della foresta" di London 100 volte *____* e questo nuovo film in 3D non gli rende giustizia, é vero...

Ora che l'ho visto mi pare che fosse intenzionale. Cioè, volevano fare un film che richiamasse lontanamente la storia di London e l'hanno trasformato in una porcheria.
Penso che non valga la pena di perdere tempo a vederlo, neanche per le scene dello sleddog (tra l'altro ho notato che ce n'era una che si ripeteva).
Lol, e quando trovano Buck cucciolone fuori dalla porta e due giorni dopo è già adulto? Ma dai! Almeno provaci e rendilo credibile!
Poi, <<questo è un mezzo lupo!>>. A me sembra un siberian husky purosangue -.-' L'ho anche detto ad alta voce mentre guardavo il film.